Fattura elettronica, le ultime novità e cosa c’è da sapere
La fatturazione elettronica sta diventando un argomento sempre più caldo, non solo a livello italiano, ma anche europeo. Per combattere l’evasione fiscale, in modo particolare quella dell’IVA, l’UE ha stabilito che tutti i documenti che attestano il pagamento di una transazione devono essere emessi elettronicamente, se accompagnati a scambi di merci che circola tra gli Stati membri.
Anche l’Italia, da poco, ha deliberato modifiche importanti in termini di fatturazione, già dallo scorso 1° luglio. A partire da questa data, infatti, anche le partite IVA in regime forfettario sono obbligate a emettere fattura elettronica, se nell’anno precedente hanno raggiunto il tetto di 25 mila euro, di ricavi o compensi.
In tal senso, dunque, la platea di professionisti che dovrà emettere fattura elettronica è aumentata visibilmente e sempre più titolari di partita IVA sono obbligati ad attrezzarsi per fatturare elettronicamente.
Fanno eccezione, rispetto a tale obbligo, i professionisti che non hanno raggiunto i 25 mila di compensi, che però dovranno adeguarsi obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2024.
Per questa ragione è importante capire bene cos’è e come funziona la gestione fatture elettroniche.
Cos’è la fattura elettronica
La fattura elettronica corrisponde a un sistema digitale finalizzato ad emettere, trasmettere e conservare le fatture, facendo, di fatto, a meno della stampa cartacea.
La fattura elettronica, quindi, è un documento che contiene le stesse identiche informazioni contenute in una normale fattura cartacea che, per essere valida dal punto di vista legale, deve essere emessa in formato digitale, secondo il linguaggio XML.
Non c’è da temere, però, perché sono stati predisposti appositi software in grado di tradurre le informazioni inserite nel linguaggio XML.
Avvalendosi di uno questi software, dunque, sarà sufficiente solo compilare la fattura con le classiche informazioni già contemplate per una fattura tradizionale, poiché provvederà poi l’algoritmo del software a trasformarle nel linguaggio richiesto.
Come funziona la compilazione di una fattura elettronica
L’iter di trasmissione della fattura elettronica è più o meno lo stesso di quello tradizionale, con la differenza che deve avvenire digitalmente e deve essere trasmesso attraverso il Sistema d’Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Per compilare la fattura elettronica servono gli stessi dati di quella cartacea, quindi intestazione con i dati propri e i dati di destinazione del cliente, seguiti poi dalla data e dal numero progressivo che la identifica, i beni o servizi offerti, l’importo e l’IVA, oltre a tutte le informazioni relative alle eventuali apposizioni della marca da bollo.
Quest’ultima, infatti, va applicata solo se l’importo fatturato supera i 77,47 euro.
Una volta compilata tutta la fattura, bisognerà generare il file in formato XML, apporre la firma digitale e inviarla al Sistema d’Interscambio.
La firma digitale è essenziale per la compilazione della fattura, poiché ne garantisce l’autenticità e l’origine del suo contenuto.
Il Sistema d’Interscambio, invece, verifica automaticamente la fattura dal punto di vista tecnico, per accertare che sia tutto regolare da un punto di vista formale. Terminati i controlli provvederà a recapitarla al destinatario, che sia Pubblica Amministrazione o azienda privata.
La sua funzione è quindi quella di “garante” della validità della fattura e della completezza dei contenuti e di intermediario nella funzione di trasmissione della stessa.