Quali sono i limiti di utilizzo delle carte di credito (e prepagate) in Italia

Chiunque utilizzi correntemente una carta di credito, o comunque abbia intenzione di richiederne e attivarne una, deve necessariamente informarsi riguardo al plafond, ovvero al limite di utilizzo che la carta offre.

Sostanzialmente, la carta di credito consiste in uno strumento di credito al consumo, e quindi di pagamento, che non implica l’immediato addebito in conto corrente delle somme utilizzate: questo avviene di solito non prima del mese successivo. In pratica, è come se fosse un anticipo di denaro ottenuto in prestito, che comporta di conseguenza anche il pagamento di un interesse.

Secondo gli esperti del sito miglioricarteprepagate.com il tasso di interesse di una carta di credito è un elemento da tenere sempre in considerazione, specialmente se l’intenzione è quella di richiedere un aumento del plafond.

Cos’è esattamente il plafond di una carta di credito

L’uso delle carte di credito in Italia, come si è detto, è limitato da un tetto massimo del denaro spendibile in un mese, definito con il nome di “plafond”. Si tratta di un importo variabile in base al tipo di carta di credito e all’ente che l’ha emessa, è comunque importante ricordare che il plafond non si riferisce solo agli acquisti e alle spese, ma anche ai prelievi dagli sportelli atm: infatti anche le carte di debito, ovvero i bancomat, comportano un limite mensile di prelievi.

Si raccomanda quindi di controllare sempre il plafond nel momento in cui si procede alla scelta della carta di credito ideale, poiché si tratta di un effettivo limite sulla spesa mensile. Il plafond mensile viene indicato nel contratto di attivazione della carta di credito, generalmente in Italia il limite si estende da 1000 euro a 5000 euro. Al termine del mese in corso il plafond viene ricostituito senza però tenere conto dell’eventuale residuo del mese precedente.

Aumentare il plafond della propria carta di credito

Nel momento in cui si attiva una carta di credito, come si è detto, le condizioni generali riportano il limite mensile consentito, che può essere successivamente aumentato in qualsiasi momento. Per ottenere l’aumento del plafond occorre rivolgersi alla banca che, di solito, richiede una giustificazione per poter soddisfare questa richiesta.

La richiesta di elevare l’importo massimo spendibile in un mese deriva da esigenze particolari o da situazioni specifiche ma non è raro che, nel caso di un cliente con una disponibilità economica molto elevata, sia la banca stessa ad offrire l’eliminazione del plafond.

In altri casi, la richiesta di aumento del limite può essere correlata ad una necessità temporanea di maggiore liquidità, ad esempio un viaggio o una spesa imprevista. Di solito, in questi casi la banca procede a verificare la situazione economica e l’affidabilità del cliente, per poi decidere se accettare la richiesta.

Limite imposto dalla carta di credito per ogni operazione

Il limite massimo per ogni operazione non è previsto per tutte le carte di credito, alcune banche potrebbero comunque stabilirlo. Si tratta di un importo massimo fissato non solo per i prelievi ma anche per gli acquisti: nel momento in cui si attiva una carta di credito è importante verificare se il contratto includa anche questo limite. Qualora il tetto massimo sulle operazioni non fosse previsto, significa che l’unico limite resta solo quello del plafond mensile.

Carta di credito o carta di debito?

Carte di credito e bancomat implicano entrambi un limite mensile di spesa e consentono di effettuare acquisti, pagamenti e transazioni senza necessità di disporre di contanti. La differenza consiste nella disponibilità di denaro sul proprio conto corrente: il bancomat non permette di effettuare operazioni in assenza di una copertura adeguata mentre, al contrario, la carta di credito offre anche questa possibilità in quanto il denaro viene anticipato, di solito da un mese all’altro, dietro applicazione di un tasso di interesse.