Vendita Btp prima della scadenza: è bene farlo oppure no? Qual è l’iter da seguire?

I Btp sono fra gli strumenti d’investimento maggiormente usati dalla popolazione italiana, ma molte persone, quando si ritrovano davanti alla possibilità di vendere un Btp prima della data di scadenza, non sanno bene come comportarsi. Conviene farlo oppure no? E, nel caso in cui si decida di compiere quest’azione, quali sono i passi da seguire?

Conviene vendere un Btp prima della scadenza o no?

La risposta breve a questa domanda è che, generalmente, non conviene vendere un Btp prima della data di scadenza. Chi acquista un Btp e decide di non venderlo fino alla data di scadenza, infatti, può essere ricompensato con un premio fedeltà. È ovvio che, scegliendo di vendere il Btp prima della data di scadenza, invece, la persona non ha più diritto a tale premio. Tuttavia, le cose non sono così semplici e l’operazione non è sempre sconsigliata perché la vendita di un Btp prima della data di scadenza può offrire comunque fonti di guadagno. Chi vorrebbe vendere un Btp prima della data di scadenza, può controllare la quota della cedola annuale a tasso fisso del Btp stesso. Se questa risulta essere inferiore a quella del momento dell’acquisto ecco che la vendita può rivelarsi una scelta azzeccata. Nonostante questo, spesso non è facile trovare un acquirente. Quando il risparmiatore si trova di fronte alla scelta di vendere o meno un Btp prima della data di scadenza, c’è anche da tenere di conto del valore nominale e quindi dei propri obiettivi finanziari. Se la persona aspira a investire i risparmi tramite una cedola sicura, sicuramente vendere il Btp prima della data di scadenza non è la soluzione più idonea per lei. Se, invece, il risparmiatore ambisce ad azioni speculative, oppure se ha necessità di liquidità, può optare per la vendita del Btp prima della data di scadenza. La quotazione dei Btp sul mercato secondario si effettua in termini reali e quindi il prezzo di quotazione non prende in considerazione l’indicizzazione. Per conoscere il controvalore a cui viene regolato lo scambio bisogna moltiplicare il prezzo di scambio o quotazione per il coefficiente d’indicizzazione riguardo la data di regolamento della transazione. A questo punto, è necessario aggiungere i dietimi d’interesse rivalutati per il coefficiente d’indicizzazione. Sommando i dietimi rivalutati al controvalore indicizzato sarà possibile ottenere la somma del prezzo reale e dei retei di rivalutazione del capitale e degli interessi cedolari.

Come vendere Btp prima della data di scadenza

La persona che ha scelto di acquistare un Btp è colei che desidera mettere i propri risparmi su asset a elevata prevedibilità, anche se questo significa avere uno scarso rendimento. Appurato che vendere un Btp prima della data di scadenza è sempre possibile, qual è l’iter da seguire per chi decide di farlo? La migliore opzione è quella di vendere il Btp prima della data di scadenza sul MOT ovvero il Mercato Obbligazionario Telematico la cui gestione e organizzazione è per mano della Borsa Italiana. Ogni tipo di Btp, dopo essere stato emesso, viene quotato sul mercato secondario. Quest’opzione è l’ideale per il risparmiatore che ambisce a massimizzare il profitto. Il MOT determina il prezzo di acquisto e di vendita del Btp e quindi, prima di compiere qualunque mossa, è sempre opportuno controllare l’andamento della quotazione sul mercato secondario stesso. Per farlo, è sufficiente andare sul sito web di Borsa Italiana e, nella sezione “obbligazioni”, cliccare su “Mercato Obbligazionario Telematico e BTP”.

Ora è possibile usare il codice ISIN per conoscere la quotazione del Btp in tempo reale.