Oneri di urbanizzazione: quali sono? Come calcolare la cifra esatta?

Sono molti i casi in cui è previsto il versamento degli oneri di urbanizzazione. Si tratta di somme da versare al Comune di pertinenza, destinate poi alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ovvero dalla costruzione di strade e scuole fino a chiese e impianti sportivi. Ma in che cosa consistono e come si pagano? A quanto ammontano queste spese?

Oneri di urbanizzazione: cosa sono?

Quando si parla di oneri di urbanizzazione si fa riferimento a degli oneri, ovvero a delle somme da pagare al Comune di pertinenza, nel momento in cui si fa richiesta del permesso di urbanizzazione. Ciò significa che il versamento degli oneri di urbanizzazione è necessario sia nel caso in cui si voglia costruire un immobile, sia nel caso in cui si voglia effettuare una semplice ristrutturazione. Dal momento che per urbanizzazione si intende la costruzione e la realizzazione stessa di edifici, elementi e servizi necessari al funzionamento della società, gli oneri di urbanizzazione sono dovuti a causa dei costi di urbanizzazione collegati all’aumentare delle abitazioni presenti sul territorio e, quindi, agli inerenti servizi (scuole, asili, strade, fognature, impianti sportivi e culturali, ecc.).

La disciplina che regola la materia sugli oneri di urbanizzazione è la Legge n. 10 del 1977, meglio conosciuta come Legge Bucalossi.

Quali sono gli oneri di urbanizzazione

Di conseguenza, gli oneri di urbanizzazione possono essere divisi in due tipologie differenti: primari e secondari. I primari sono quelli che interessano la realizzazione di opere di primaria necessità, quali strade, collegamenti per la rete idrica ed energetica, fognature, illuminazione pubblica, ecc.

Gli oneri di urbanizzazione secondaria sono invece quelli relativi alla realizzazione di uffici comunali, centri sportivi, centri sociali, scuole di tutti gli ordini e gradi, edifici religiosi, impianti sportivi e via dicendo.

Come calcolare il costo

Bisogna innanzitutto premettere che chi paga gli oneri di urbanizzazione è il cittadino. Egli versa questi oneri, come detto, nel momento in cui fa domanda per ottenere il permesso di costruire, ovvero l’ex concessione edilizia.

In base alla destinazione d’uso dell’immobile per cui si sta chiedendo il permesso di costruire o ristrutturare si calcola l’importo degli oneri di urbanizzazione. Questi, come vedremo più avanti, sono comunque stabiliti dal Comune (o meglio, dal Consiglio Comunale) sulla base di tabelle definite a livello regionale. I criteri che concorrono alla definizione delle tabelle regionali sono:

  • ampiezza del Comune
  • andamento demografico del Comune
  • caratteristiche demografiche
  • destinazioni di zona previste dal Piano regolatore o da altri strumenti urbanistici vigenti

Le somme versate a titolo di spese di urbanizzazione sono poi utilizzate secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio. In generale, sono destinati a finanziare sia la realizzazione che la ristrutturazione e la manutenzione delle opere di urbanizzazione. Inoltre, possono essere destinati per:

  • risanamento di complessi edilizi nei centri storici e nelle periferie degradate;
  • realizzazione di opere di riutilizzo e di rigenerazione;
  • demolizione di costruzioni abusive;
  • tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio;
  • prevenzione del rischio sismico e idrogeologico;
  • tutela e riqualificazione del patrimonio rurale;
  • incentivare l’insediamento di attività agricole in ambito urbano.

Come pagare gli oneri di urbanizzazione

Il pagamento degli oneri di urbanizzazione può essere effettuato sia a rate che in una unica soluzione. Nel caso in cui si scelga di versarlo a rate, il primo versamento equivale alla metà del totale di quanto richiesto a titolo di permesso per costruire. Un altro 25% va versato entro il primo anno dalla data di riferimento e il restante 25% entro il secondo anno dalla stessa data.

L’ammontare è stabilito dal Consiglio Comunale, che ogni tre anni ne deve aggiornare la somma basandosi sulle previsioni del piano dei servizi e del programma triennale delle opere pubbliche.