Fattura Elettronica e POS obbligatori: ecco cosa prevede il PNRR 2
Da quando la fatturazione elettronica è entrata a far parte del sistema economico italiano ha subito non poche modifiche. Le ultime sostanziose novità che si possono registrare per quello che riguarda la fatturazione elettronica e non solo sono stati annunciati dal Decreto legge del 30 aprile 2022 n. 36. Nel suo testo sono state evidenziate delle misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR 2).
Un decreto approvato per riuscire a raggiungere alcune degli obiettivi che ci si è posti nel breve periodo, pubblico in Gazzetta Ufficiale del 30 Aprile 2022. Come annunciato, l’argomento della fattura elettronica non è stato l’unico toccato, ma sono stati pensati provvedimenti per quello che riguarda la pubblica amministrazione, l’università, le infrastrutture e non solo.
Fattura elettronica e forfettari
Soffermiamoci innanzitutto su un notevole cambiamento che è stato messo in atto proprio dal PNRR2, quello di estendere la fattura elettronica anche i forfettari. Tali soggetti, dall’iniziale decreto di introduzione della fatturazione elettronica, erano stati esonerati da questo nuovo sistema.
I forfettari, esattamente come i contribuenti in regime di minimi e le associazioni sportive dilettantistiche con fatturato inferiore ai 65.000 euro nell’anno precedente, potevano continuare ad utilizzare la fattura in formato cartaceo. L’alternativa per loro, era quella di aderire alla e-fattura in maniera completamente volontaria.
Con il nuovo decreto, tali soggetti, fatta eccezione per le micro P. IVA (obbligo dal 1 gennaio 2024), sono obbligati all’emissione delle fatture in formato elettronico. Le modalità di applicazione per loro, sono le medesime, pensate fino a questo momento, con utilizzo di software e piattaforme che siano in grado di permettere l’intera gestione della parte fiscale. Esattamente come è possibile su FatturaPro, in merito alla quale è possibile avere maggiori informazioni al sito fatturapro.click.
Per permettere a tutti i professionisti e le aziende di adeguarsi a questo cambiamento è stata anche prevista la possibilità di evitare sanzioni almeno nel primo trimestre di attività con fattura elettronica obbligatoria. Un tempo necessario anche ai revisori fiscali per riuscire a gestire un carico di lavoro aggiuntivo.
Estendere l’obbligo di e-fattura a tali soggetti avviene in seguito alla Decisione di esecuzione (UE) 2021/2251 del Consiglio del 13 dicembre 2021, la quale nel rinnovare la Decisione di Esecuzione 2018/593 aveva autorizzato l’italia a rendere generale l’obbligo di fatturazione elettronica. Il tutto per continuare il percorso nella lotta all’evasione fiscale.
Un percorso graduale che in poco tempo porterà tutti i soggetti possessori di partita IVA a dover utilizzare la fattura in formato elettronico.
Obbligo del POS
Come anticipato in precedenza, quello che riguarda la fattura elettronica non è certo l’unico cambiamento che è stato previsto dal PRNN 2. Un’altra modifica sostanziale è l’entrata in vigore delle sanzioni per tutti quegli esercenti che non accettano pagamenti tramite il POS. Insomma, niente più pietà per tutti i furbetti dei pagamenti digitali, che non permettono l’utilizzo di carte di credito e di debito anche solo per piccoli pagamenti.
Le sanzioni potranno essere messe in atto dal 30 giugno 2022. Nel caso in cui un commerciante o un professionista non accetti il pagamento tramite carta, di qualsiasi importo vedrà applicarsi una sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro più il 4% del valore della transazione per la quale non è stato accettato il pagamento elettronico.
Un provvedimento veramente importante.
Maggior monitoraggio sul Superbonus 110%
Non è passato intonso dal PRNN 2 neanche il Superbonus 110%, che ha sicuramente permesso a molti di prendersi cura delle proprie abitazioni, ma che aveva bisogno di una piccola rivisitazione per evitare i soliti furbetti, che hanno utilizzato un provvedimento statale per un loro rendiconto personale.
Quindi al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi e la valutazione del risparmio energetico conseguibile, esattamente come già succede per quello che riguarda le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, tutte le informazioni in merito agli interventi da mettere in atto, devono essere trasmesse in via telematica all’ENEA.
L’ente procederà poi a rielaborare le informazioni che sono pervenute e quindi a trasmettere una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della Transizione Ecologica al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, nell’ambito delle loro competenze territoriali.