Bollo per le Auto d’epoca: l’accordo tra Stato e Regioni

Le auto d’epoca hanno delle agevolazioni non indifferenti per quanto riguarda il pagamento del bollo. Dopo l’introduzione della legge di Stabilità 2015 sono state introdotte delle importanti modifiche alla materia, in parte confermate anche per questo 2018.

Vediamo, quindi, cosa fare e quanto pagare se si possiede un’auto considerata di valore storico.

Auto d’epoca: cosa prevede la normativa per il bollo

Veicoli d’epoca con più di 30 anni: restano invariate le modalità prescritte dalla legge 342/2000 per l’esenzione dal bollo. Tale esenzione è automatica anche nel caso in cui il veicolo non risulta iscritto al registro storico, l’unico importo da pagare è la tassa di circolazione pari a: 28,40 euro per le auto e 11,36 euro per le moto, con scadenza annuale.

Il pagamento del bollo per le auto d’epoca che hanno tra i 20 e i 30 anni è divenuto ufficialmente obbligatorio, con conseguenze sulle tasche dei collezionisti non proprio piacevoli. Infatti, considerando il valore delle auto immatricolate agli inizi degli anni 90, la spesa è notevole. Basti pensare che un auto che vale sui 10.000 euro dovrà pagare il bollo per una cifra che si aggira intorno ai 650 euro.

Questo provvedimento potrebbe disincentivare il mercato delle auto d’epoca, in quanto, prima di acquistarne una, un collezionista ci penserà per parecchio tempo.

Accordo stato – regioni per il pagamento del bollo

Ormai sembra che Stato e Regioni siano in lite per qualsiasi cosa. L’ultima disputa riguarda il bollo per le auto d’epoca. La Legge di Stabilità 2015 ha eliminato il bollo sui veicoli over 30, ma non quello sui mezzi con un’età compresa fra i 20 e i 30 anni, che peraltro deve essere pagato per intero.

Ad ogni modo, alcune Regioni hanno voluto mantenere le agevolazioni per auto e moto d’epoca tra i 20 e i 30, anche se il ministero dell’Economia le ha aspramente invitate a pagare il tributo statale. Fatto sta che ogni governatore fa un po’ come vuole.

Da Trento a Bolzano:

Per esempio, a Trento, provincia autonoma, i veicoli con più di 20 anni iscritti all’ Asi (Automotoclub storico italiano) o alla Fmi (Federazione motociclistica italiana) pagano soltanto la tassa di circolazione che per le auto è di 25,82 euro e per le moto 10,33 euro.

Invece in Abruzzo, Liguria, Campania, Sicilia, Sardegna, Molise e Puglia il bollo per i mezzi tra i 20 e i 30 anni, si paga per intero.

In Lombardia i veicoli sono completamente esenti purchè iscritti ai registri storici entro il dicembre 2015.

In Lazio, Piemonte e Toscana hanno ridotto il bollo del 10% sui mezzi d’epoca sotto i 30 anni.
Esenti dal bollo auto e moto dai 20 ai 29 anni d’età in Veneto ed Emilia Romagna.

A Bolzano, provincia autonoma, i mezzi che hanno almeno 20 anni godono del 50% di sconto sulla tassa.