Legge 328/2000: che aiuti può fornire alle famiglie? In che circostanze?

Dopo la pandemia è stato palese un peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie. Purtroppo in 10 anni le famiglie e i soggetti in povertà sono triplicati e questo ha portato il Governo a dover studiare nuove agevolazioni e aiuti.

Infatti è proprio per contrastare l’aumento della povertà e quindi aiutare ad avere una vita dignitosa, che è stata strutturata la Legge 328/2000. Ci sono dei requisiti per accedere alle agevolazioni proposte.

Soggetti che beneficio della Legge 328/2000

Ad avere accesso alla Legge 328/2000 sono i soggetti in evidente condizione di povertà e con un reddito che non supera le 8.000 euro. Pensiamo ad una famiglia di 4 persone con due figli minorenni, che quindi non possono contribuire all’economia familiare. Si costringe la famiglia a vivere con appena 660 euro al mese. Ci sono poi spese fisse, come le bollette, e il cibo. La condizione potrebbe poi essere aggravata da un affitto per l’abitazione. Questo dunque porta ad avere un evidente stato di povertà.

Oltre a questi soggetti, la Legge 328/2000, è rivolta a persone che hanno invalidità o inabilità di ordine fisico e psichico. I disabili che non riescono ad essere competitivi sul mercato del lavoro non possono poi provvedere al loro sostentamento. Purtroppo poi perfino le famiglie che si debbono occupare di loro possono avere ulteriori difficoltà nella gestione di un lavoro e di assistenza.

Gli aiuti della Legge 328/2000 alle famiglie

In linea generale vediamo che la Legge 328/2000 non ha delle agevolazioni specifiche poiché lo stato di povertà dei cittadini è diverso. Prima abbiamo parlato di utenti che possono pagare un affitto, che andrebbe a diminuire le esigue risorse economiche, ma c’è anche chi ha una propria abitazione e dove comunque il reddito percepito non è sufficiente.

La legge afferma che ogni Comune deve eseguire delle programmazioni per riuscire a garantire il supporto sociale, lavorativo e di servizi (medici o supporti terapeutici) che siano mirati al sostegno del soggetto in povertà. Questo vuol dire che ogni Comune deve prendere in considerazioni quali sono le caratteristiche del soggetto e quindi eseguire una programmazione per il suo inserimento lavorativo oltre a dare un sostegno nell’immediato.

Quali sono le circostanze per accedervi?

Per richiedere l’intervento della Legge 328/2000 è necessario presentare una dichiarazione dei redditi e rivolgersi a degli uffici comunali. Quest’ultimi sono quelli dei servizi sociali. In realtà ci sono delle cittadine che, per estensione territoriale o per la presenza di molti residenti, hanno addirittura dei consultori.

Ovviamente è preferibile informarsi direttamente presso il proprio Comune di residenza. Una volta comprovato lo stato di reddito basso, allora è possibile accedere alle agevolazioni del Legge 328/2000.