Trasferimento del conto corrente: cos’è e come funziona?

In ambito bancario, con l’espressione trasferimento del conto corrente si fa riferimento a una procedura che permette di trasferire il saldo e i vari servizi da una banca X a una banca Y. In gergo tecnico si parla di portabilità.

Anche se popolarmente si parla di portabilità del conto, si dovrebbe più correttamente parlare di portabilità dei servizi; in altri termini, come spiegato molto chiaramente sul portale “Economia per tutti” gestito dalla Banca d’Italia, la portabilità “non consiste nel portare il conto, con le sue coordinate identificative (IBAN), ma nel trasferire i servizi di pagamento e il saldo su un diverso conto che avrà, ovviamente, diverse coordinate”.

Solitamente si procede aprendo un conto presso una nuova banca e chiudendo il conto presso quella vecchia, ma è possibile anche aprire un conto nuovo, trasferire una parte dei servizi e lasciare aperto anche il conto vecchio.

In linea di massima il trasferimento conto corrente è una procedura piuttosto semplice che può essere effettuata anche tramite app, ma richiede ovviamente qualche accortezza per evitare disguidi, non tanto per quanto concerne la somma depositata, ma piuttosto per quanto riguarda i vari servizi di pagamento e le carte di debito e credito associate. Cerchiamo quindi di fornire qualche spiegazione in merito rispondendo ad alcune domande tipiche.

Perché trasferire un conto corrente?

Alla base del trasferimento di un conto corrente possono essere numerose motivazioni.

Molto spesso, chi decide di compiere questo passo lo fa perché la nuova banca offre condizioni economiche più interessanti: per esempio canoni mensili azzerati o molto ridotti, costi delle operazioni e di gestione più bassi, condizioni più favorevoli relativamente a prestiti o finanziamenti ecc.

In alcuni casi le motivazioni sono semplicemente di carattere logistico; per esempio, quando una persona si trasferisce in un’altra città o regione, potrebbe preferire una banca con una maggiore presenza di filiali fisiche e/o sportelli ATM nella nuova zona di residenza.

In altri casi ancora, la motivazione potrebbe essere legata a esperienze negative con la vecchia banca, come servizi ritenuti non soddisfacenti, difficoltà nel ricevere assistenza, disguidi frequenti ecc.

Infine, è anche possibile che il trasferimento del conto corrente venga chiesto in seguito a offerte di benvenuto particolarmente allettanti.

Il trasferimento viene eseguito entro 12 giorni lavorativi, a partire dal giorno in cui la banca riceve la richiesta.

Cosa fare per il trasferimento del servizio di accredito di pensione e stipendio?

Molte persone domiciliano l’accredito della pensione o dello stipendio sul proprio conto corrente. Cosa si deve fare in caso di trasferimento?

Per quanto riguarda la pensione, è necessario comunicare all’INPS (o comunque all’ente previdenziale che eroga il trattamento pensionistico) le coordinate IBAN del nuovo conto.

Per quanto concerne l’accredito dello stipendio, si può chiedere di reindirizzare in modo automatico il bonifico verso il nuovo conto, ma entro un anno dal momento del cambio si dovrà comunicare il nuovo IBAN al datore di lavoro.

Come funzionano gli altri trasferimenti?

Quando si trasferisce il conto si possono trasferire anche le varie domiciliazioni bancarie, come per esempio quelle relative alle utenze domestiche (luce, gas, telefono e acqua) ecc.

Si possono poi trasferire gli addebiti diretti SEPA fra i quali rientrano le rate di prestiti e mutui e altri pagamenti automatici.

Per tutte queste operazioni è importante chiedere il reindirizzamento automatico sul nuovo conto; questo servizio sarà effettuato dalla banca originaria per 12 mesi; nel frattempo si devono comunicare ai fornitori di servizi le nuove coordinate.

Vale infine la pena ricordare che non è previsto il trasferimento delle carte di credito e/o debito emesse dalla banca del conto corrente originario. Una volta aperto il nuovo conto si potranno chiedere nuove carte alla nuova banca.

Da Claudio