Legge 104 art 3 comma 3: ecco che cosa riporta e chi ha diritto alle agevolazioni previste

Il lavoro è un diritto di tutti i cittadini italiani poiché la nostra costituzione si bada sul lavoro. I soggetti che hanno delle invalidità hanno dei diritti diversi sul loro posto di lavoro che permette però di dare il massimo. Alla fine tutti possiamo avere delle malattie o incidenti che ci rendono invalidi a livello permanente o temporaneo, ma questo non vuol dire che non si ha il diritto di lavorare.

L’attuale legge 104 art. 3 comma 3 ha permesso di determinare molte agevolazioni, ma che hanno degli scopi precisi. Infatti essi permettono al soggetto invalido di occuparsi dei suoi problemi personali e di salute per poter poi tornare ad essere produttivo sul lavoro.

Invalidità e “piccoli accorgimenti” lavorativi

La legge 104 art. 3 comma 3 prende in considerazione 3 situazioni diverse. CI sono i disabili diretti, vale a dire coloro che appunto soffrono di problemi evidenti che impediscono di avere una vita indipendente. Esistono coloro che hanno dei peggioramenti della propria condizione fisica. Per esempio ci sono delle disabilità che nascono da alcune patologie e di conseguenza è possibile che, in alcuni periodi o mesi dell’anno, ci siano dei malesseri maggiori. Questo quindi determina un rallentamento a livello lavorativo e anche salutare.

Infine, il terzo elemento che è stato preso in considerazione è: l’assistenza a soggetti invalidi che sono parte integrante del proprio nucleo familiare. Ad esempio dei genitori anziani che hanno difficoltà motorie, diventano soggetti invalidi. Essi “gravano”, come soggetti da tutelare e da aiutare, direttamente dalle famiglie. Quest’ultime, se hanno dei componenti che lavorano, debbono avere la possibilità di gestire il lavoro e la famiglia in modo da dare il massimo della garanzia di assistenza.

Noi abbiamo definito questi 3 fattori determinati nella legge 104 art. 3 comma 3 come: piccoli accorgimenti, ma che sono realmente molto utili.

Congedi di 2 anni retribuiti

Tra le caratteristiche principali che ritroviamo nella legge 104 art. 3 comma 3 c’è il congedo dei due anni che sono retribuiti. Al lavoratore che ha un soggetto da assistere, un familiare, che ha una grave disabilità, è possibile avere fino ad un massimo di due anni retribuiti.

Essi si possono prendere come mesi consecutivi oppure dilazionarli. Facciamo una piccola precisazione, tali congedi si possono prendere per un massimo totale di 2 anni per tutta la durata del contratto lavorativo. Se si ha bisogno di ulteriore tempo si potrà concordare una diminuzione della retribuzione con il datore di lavoro oppure prendere l’aspettativa fino a risolvere il problema di assistenza con il disabile.

Prepensionamento, anticipare la pensione

Altra novità nella legge 104 art. 3 comma 3 è quella del prepensionamento. Per i lavoratori che hanno un’invalidità superiore al 74% oppure che sono del tutto sordi, è possibile fare questa richiesta. Praticamente si ha un anticipo della pensione con un anticipo dei contributi figurativi.