Conto corrente più caro, un titolare su quattro ha subito aumenti

Solo negli ultimi 12 mesi, nel nostro Paese sono circa 11 milioni i correntisti che hanno visto aumentare i costi di gestione del proprio conto: si tratta di una percentuale che supera il %, quindi un italiano su quattro.

Questi sono i dati emersi da una ricerca effettuata mUp Research e Norstat e commissionata da Facile.it. Lo studio è stato condotto su 1.068 soggetti con un’età compresa fra i 18 e i 74 anni e residenti sull’intero territorio nazionale.

Ecco gli altri dati emersi dallo studio.

Osservatorio Conto Corrente: i numeri potrebbero essere più alti

Secondo gli esperti che hanno condotto l’indagine, i numeri di coloro che hanno visto un aumento dei costi del proprio conto corrente potrebbero essere più alti ma la maggior parte dei clienti non conosce con esattezza le spese legate al conto.

Il 16,6% delle persone contattate per l’intervista (un totale di oltre seimila individui), infatti, ha dichiarato di non saper riconoscere un eventuale aumento dei costi e addirittura il 20% di essi ignora totalmente le spese legate al proprio conto. Un numero cospicuo, quindi, è da non sottovalutare.

Conto Corrente: tante lamentele, pochi cambi

Molti sono i clienti che si lamentano per i costi di gestione troppo alti (il 17,5% degli intervistati), ma pochi quelli che effettivamente cercano un’altra banca per abbassare le proprie spese, una percentuale di appena l’8%.

Il 67% di quelli che hanno effettivamente cambiato conto, attribuiscono la motivazione di tale cambio ai costi troppo alti, il 40% invece lo ha fatto perché insoddisfatto dei servizi offerti dalla propria banca.

Sono gli uomini quelli più disponibili a valutare la possibilità di cambiare conto corrente mentre la fascia di età che più si informa è quella compresa fra i 18 e i 24 anni.

Come scegliere i conti correnti?

Gli italiani si contraddistinguono per la ricerca della comodità anche per quanto riguarda la scelta della banca.

Il 32% degli intervistati ha scelto la banca per la vicinanza alla filiale mentre il 15,2% l’ha scelta perché già in uso ad un altro membro della sua famiglia. Il web riveste un’importanza enorme anche per la selezione dell’istituto di credito.

Infatti il 15% degli intervistati ha utilizzato un comparato di tariffe online prima di scegliere in via definitiva la banca alla quale affidarsi, segno evidente che Internet resta sempre una fonte di informazione molto importante, a qualsiasi età e in tutto il territorio nazionale.

Conto corrente? No, grazie!

Stupisce, però, un altro dato. Il 4,9% degli intervistati ha dichiarato di non essere affatto in possesso di un conto corrente di alcun tipo.

L’identikit dell’italiano che vive senza rapporti bancari ci dice che vive al Sud (nel 13% dei casi), ha un’età compresa fra i 18 e i 24 anni (il 30% degli intervistati) e non ha un’occupazione (13,6%).

Non deve ingannare, però, la fascia d’età e far pensare ad una popolazione di studenti: l’8,2% di chi non possiede un conto corrente ha fra i 25 e i 34 anni, un campione demografico che di solito lavora e percepisce uno stipendio.