Primo insediamento in agricoltura: come funziona? Come si accede al bando?

Il primo insediamento in agricoltura si configura all’interno delle disposizioni adottate dall’Unione Europea per incentivare e agevolare l’inserimento dei giovani nel settore agricolo. Prevede agevolazioni che possono arrivare anche a un massimo di 70 mila euro, ma sono previsti dei requisiti.

Primo insediamento in agricoltura: che cosa è?

Il primo insediamento in agricoltura consiste in una agevolazione messa a disposizione dall’Unione Europea per i giovani che vogliono affacciarsi al mondo del settore agricolo. In parole povere, si tratta di un premio che può arrivare fino a un massimo di 70 mila euro per i giovani che decidono di diventare titolari di una impresa agricola per la prima volta.

L’erogazione di questo premio per i giovani può essere erogato sia come premio unico che come abbuono di interessi. In quest’ultimo caso, si fa riferimento agli interessi previsti nella stipula di contratti di prestiti finalizzati alla copertura delle spese derivanti dall’insediamento in agricoltura.

In ogni caso, il premio viene concesso in conto interessi ed erogato in due tranches all’interno di un periodo che può arrivare a un massimo di cinque anni. Il piano di ammortamento può avere una durata che va dai 15 ai trent’anni.

Requisiti per il primo insediamento in agricoltura

Per accedere alle agevolazioni di cui al primo insediamento in agricoltura è necessario essere in possesso di determinati requisiti, sia di tipo amministrativo che anagrafici. Nello specifico, per quanto riguarda quelli amministrativi:

  • aver aperto una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate;
  • essere iscritti al Registro delle imprese, sezione speciale Agricoltura, presso la competente Camera di Commercio;
  • effettuare l’iscrizione e la relativa dichiarazione presso INPS

Per quanto riguarda gli altri requisiti, invece, il soggetto richiedendo deve avere:

  • cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
  • residenza in Italia;
  • età compresa tra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti al momento della presentazione della domanda
  • maturato competenza e conoscenza professionale nel settore primario che sia attestata da un titolo di studio (titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario e/o titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario). Nel caso in cui non avesse ancora maturato queste competenze e conoscenze, il candidato può comunque partecipare, a patto che dichiari di impegnarsi ad acquisire tali capacità e competenze professionali.
  • maturato esperienza lavorativa di almeno due anni quale coadiuvante familiare, ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;
  • frequentato e ottenuto un attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.

Come funziona e come accedere al bando

Per accedere alle agevolazioni di cui al primo insediamento in agricoltura, è necessario fare riferimento ai bandi. Ogni regione del nostro Paese può disporre di un regolamento interno autonomo che si realizza attraverso il Programma operativo regionale (POR) dei Fondi strutturali europei.

Ogni Regione pubblica quindi il relativo bando destinato ai giovani imprenditori agricoli che fa riferimento a uno dei tre lotti in cui è stato suddiviso il territorio. Nello specifico:

  • Nel Lotto 1: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria;
  • Lotto 2: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • Lotto 3: Comuni colpiti dal sisma nel Centro Italia.

Per accedere al bando è necessario presentare un Piano aziendale o un Business Plan su modello standard (allegato ai bandi regionali). Su questo documento devono essere riportate le seguenti informazioni:

  • situazione iniziale e gli obiettivi dell’azienda agricola;
  • informazioni circa gli investimenti, formazione, consulenza o eventuali altre azioni necessarie allo sviluppo delle attività dell’azienda agricola;
  • modalità previste per la copertura finanziaria degli investimenti;

Inoltre, deve essere presente un parere preventivo positivo inerente alla sostenibilità finanziaria dell’investimento, espresso da un Confidi operante nel settore agricolo o da un Istituto bancario.

In conclusione, per accedere al bando per il primo insediamento in agricoltura è sufficiente collegarsi alla relativa pagina ISMEA, cercare il bando di interesse e presentare domanda secondo quanto disposto.