Accumulo di ricchezze che non vengono reinvestite: cosa c’è da sapere sulle tesaurizzazioni?

L’economia mondiale, non delle singole Nazioni, si basa su un’idea o meglio su un piano di ricchezza che noi non vediamo, ma che in teoria è rappresentato da una tesaurizzazione. Mai udito il termine che la moneta non ha valore? In realtà è proprio vero perché da un momento all’altro i beni rifugio che esistono e sono acquistati da una Nazione, possono immediatamente essere azzerati nel loro valore.

Cercherò di spiegare brevemente quali sono le caratteristiche economiche su cui si deve far fronte e come sia possibile poi avere un accumulo delle ricchezze.

Cosa significa tesaurizzazione?

Il termine tesaurizzazione indica dei beni rifugi oche sono acquistati direttamente dalle banche centrali della propria nazione. Per fare un esempio, la Svizzera è molto ricca poiché, nelle guerre mondiali è rimasta neutrale accumulando quindi denaro per acquistar ei beni rifugio. Lo stesso capita con i paradisi fiscali che investono per avere un’economia forte, ma che avviene con un acquisto di tali beni.

Essi sono poi comprati con le tasse che ognuno di noi paga. In parte si ha a che fare con una quota che viene poi usata per la tesaurizzazione.

Come mai alcune ricchezze non vengono reinvestite?

I beni rifugio acquistati da una Nazione, per avere la sicurezza di una base economica che sia tesorizzata acquistano dei beni rifugio. I beni rifugio sono rappresentati da oro, metalli preziosi o pietre preziose, come diamanti. Essi non sono soggetti all’inflazione monetaria.

In questo caso è interessante vedere che le monete hanno una forte inflazione perché esse, negli anni, devono essere coniati di nuovi. Nel senso che circa il 10% del valore monetario si usa per macerare vecchie monete e banconote, per crearne poi di nuove. Questo spiega in parte il valore di acquisto della moneta stessa.

I beni rifugio invece sono quelle che tendono ad avere un bene che rimane invariato e che aumenta in borsa. Naturalmente esse non vengono reinvestite poiché sono necessarie in caso c’è un default dell’economia stessa. Vendere dell’oro ora potrebbe essere controproducente perché magari domani potrebbe valere di più.

L’inflazione e le spese che ci sono per la tesaurizzazione

Mentre l’inflazione è mirata dal valore di acquisto nazionale che aumenta o diminuisce in base all’andamento e ai costi di produzione delle monete e banconote. La tesaurizzazione ha una maggiore sicurezza, ma ciò non vuol dire che non è soggetta all’inflazione. Infatti essa viene decisa, nel valore, grazie alle quotazioni della borsa.

Ecco come mai la tesaurizzazione avviene su beni rifugio poiché essi sono richiesti a livello mondiale e non sono rapportati ad un unico territorio.