Doji: ecco cosa c’è da sapere su questi modelli a candela e come interpretarli

Il doji è un modello finanziario che si trova in un grafico a candela, che riguarda le analisi di attività negoziate finanziariamente, come azioni, futures, obbligazioni, etc. Ma quanti tipi di questi modelli ci sono? Come si interpretano?

Le tipologie

In un grafico, si usa il doji quando vi è un volume di scambi elevato e se ne possono distinguere quattro tipologie, ovvero:

  • il doji standard, che si verifica quando si formano prezzi di apertura e chiusura praticamente uguali, e quindi si possono definire neutri;
  • il doji a gambe lunghe, capace di riflettere una grande quantità di indecisione sulla direzione futura dell’attività sottostante;
  • il doji lapide, la cui lunga ombra superiore suggerisce che la direzione del trend potrebbe avvicinarsi a un punto di svolta importante, ed in questo caso il prezzo di apertura e chiusura dell’attività sottostante sono uguali e si verificano al minimo della giornata;
  • il doji libellula, con una lunga ombra inferiore che suggerisce che la direzione del trend potrebbe avvicinarsi a un importante punto di svolta, e si forma quando il prezzo di apertura e chiusura dell’attività sottostante sono uguali e si verificano al massimo della giornata.

Come interpretarlo

Un indicatore doji si usa principalmente nei modelli economici, ma non fornisce dei segnali affidabili, e quindi gli investitori possono nutrire dei dubbi. Nello specifico, ci sono due modelli che aiutano a interpretate il trend, ovvero:

  • la stella doji mattutina, modello a tre candele che funziona in una forte tendenza al ribasso. In questo caso, se dopo una lunga candela ribassista, c’è un gap down e una formazione del candeliere doji, vuol dire che c’è un’inversione al rialzo. Per confermare ciò, la terza candela dovrebbe essere rialzista e aprire con un gap in alto che ha la funzione di coprire il gap precedente in basso;
  • la stella doji serale, l’opposto di quella mattutina, che funziona nel caso di un forte trend rialzista. Nel grafico, quindi, una grande candela rialzista dovrebbe essere seguita da una doji con un gap up. L’inversione di tendenza è confermata, poi, se la terza candela è ribassista e si apre con un gap down che copre il gap precedente.