Prestiti tra soggetti privati: vantaggi e svantaggi

A volte ottenere un prestito da un istituto di credito può apparire complicato: le condizioni e le garanzie necessarie rendono, in diversi casi, impossibile accedere al credito e, nel caso di urgente bisogno di liquidità, molti soggetti ricorrono ai prestiti fra soggetti privati.

Prestiti fra soggetti privati: normativa

Anche in caso non ci si rivolga ad una banca, ma ad un soggetto privato, la normativa vigente fornisce in merito delle linee guida che devono essere seguite perché l’operazione sia considerata legale in tutti i suoi aspetti.

Il prestito può essere definito fruttifero o infruttifero, a seconda che vengano applicati degli interessi nella restituzione, che non devono mai superare quelli indicati dalla Banca d’Italia, perché altrimenti verrebbero definiti come interessi usurai.

Solitamente un contratto di prestito fra privati contiene nella documentazione da firmare anche l’esplicitazione dell’aliquota di interesse, così da non incorrere in fraintendimenti; l’erogazione del capitale non deve inoltre essere continuativo, perché assolverebbe al lavoro dell’istituto di credito, ma essere occasionale.

Prestiti fra soggetti privati: quali sono i vantaggi?

Generalmente non vengono richieste garanzie: per i prestiti fra privati occorre semplicemente verificare che il finanziato abbia una storia creditizia limpida.

Non sono previsti costi di commissioni bancarie, che invece sono esplicitate durante un contratto con l’istituto bancario designato.

Non si applicano neanche penali in caso si riesca ad estinguere il debito prima del termine delimitato dal contratto.

Il numero di rate, il loro importo ed il termine di restituzione del capitale, risulta più flessibile, perché ci si accorda fra soggetti privati in modo civile.

I tempi di erogazione del capitale sono piuttosto ridotti, a differenza delle pratiche istituite dalle banche, perché non si ha bisogno di un’indagine così approfondita e perché la burocrazia in merito risulta praticamente dimezzata.

Svantaggi nei prestiti fra soggetti privati

A differenza dagli istituti bancari, che in determinate situazioni non prevedono da parte del Fisco l’imposta di bollo, di registro e di ipoteca (si pensi ai casi di bassi finanziamenti sotto i 18 mesi), i privati che operano il finanziamento sono chiamati a versare tutte quelle tasse di loro competenza, anche in merito alla quantità di denaro che è stata prestata.

Naturalmente chi ha già precedenti di mancati pagamenti protratti nel tempo, viene escluso anche da questo genere di prestiti e deve ricorrere ad altri mezzi, come la cessione del quinto, per ottenere la liquidità di cui ha bisogno.