Come diventare avvocato: studi e requisiti

Molte persone scelgono di intraprendere la carriera di avvocato, nonostante possa essere una strada difficile da percorrere. Ci sono ancora un gran numero di persone che scelgono di intraprendere questo cammino.

Per la sua versatilità, la laurea in giurisprudenza è percepita come una carta jolly, che permette frequentemente di raggiungere maggiori successi professionali, oltre che una carriera da avvocato. Inoltre, è un requisito indispensabile per molti lavori ed è una chiave per garantire nuovi accessi nel mondo lavorativo.

Come diventare avvocato: gli studi

Prima di iniziare gli studi universitari, d’obbligo per esercitare questa professione, è necessario aver conseguito un diploma di maturità. Ma se non sei ancora in possesso di un diploma, i corsi di recupero anni scolastici a Roma di IC Toscanini sono una soluzione per realizzare il tuo sogno di diventare un avvocato.

Una volta muniti di diploma, per poter lavorare come avvocato è necessario ottenere una laurea in Giurisprudenza appartenente al ciclo unico LMG-01. È possibile anche ottenere una laurea triennale in Giurisprudenza, che dovrà essere seguita da un biennio magistrale successivo di classe LMG-01.

Scegliere l’università giusta è cruciale per distinguersi dai molti studenti di giurisprudenza. Per raggiungere questo obiettivo, ci sono 11 Università Telematiche disponibili in Italia.

Potenziali avvocati che scelgono di intraprendere una laurea in Giurisprudenza li attende un percorso d’apprendimento unico e innovativo negli Atenei Telematici. Grazie alla teledidattica, questi programmi di laurea online garantiscono ai laureati la possibilità di ottenere un titolo di studio completamente equivalente a quello concesso dagli istituti canonici.

Inoltre, grazie al sistema d’insegnamento, i futuri laureati acquisiranno una visione approfondita della giurisprudenza, attraverso un’esperienza di apprendimento profondamente diversa, inclusi seminari, webinar e lezioni.

Fare pratica come avvocato

Dopo aver ottenuto una laurea in Giurisprudenza – sia online che in presenza -, uno step successivo necessario per intraprendere la carriera forense è praticare presso uno studio legale di uno o due avvocati (solitamente conosciuti come dominus) che siano iscritti da almeno 5 anni all’Albo degli Avvocati.

Per diventare un avvocato, il primo passo è di intraprendere un tirocinio. Per questo motivo, è fondamentale scegliere uno studio che fornisca una vasta gamma di conoscenze nell’ambito del diritto, in modo da prepararsi in maniera completa all’esame di abilitazione.

Il tirocinio per diventare un avvocato deve durare 18 mesi ed il tirocinante deve partecipare a 20 udienze superate presso il dominus per ogni semestre. La sua presenza deve essere registrata sia nel verbale dell’udienza che nel libretto della pratica.

Il futuro avvocato è in grado di presenziare alle udienze da solo dopo aver svolto un tirocinio di sei mesi. Di certo, un’esperienza così prolungata non può essere necessariamente sostituita da alternative come lavoro come ricercatori, giornalisti legali, liquidatori o consulenza legale.

Tuttavia, esistono modi per acquisire una certa preparazione nell’ambito legale, come i corsi di diritto pubblico, i seminari sul fine settimana e le lezioni online. Così come la pratica forense, partecipare a queste attività non solo aiuta a padroneggiare le materie legali, ma fornisce anche l’opportunità di lavorare con persone diverse, rafforzare le competenze comunicative e acquisire una maggiore flessibilità.

I Corsi di Specializzazione in Giurisprudenza dureranno 12 mesi, dei quali 6 presso l’Avvocatura dello Stato, presso l’ Avvocatura Distrettuale dei Comuni o altri enti pubblici, o presso Uffici Giudiziari, e 6 mesi presso uno Studio Legale situato in altro Paese dell’Unione Europea. Per chi frequenta l’ultimo anno di corso di Laurea, è previsto un tirocinio della durata di 6 mesi, qualora sussista una convenzione in tal senso tra l’ateneo ed il circondario.

Quanto guadagna un avvocato

Esaminiamo ora quanto si guadagna nella professione forense: sin dal momento della pratica, l’avvocato riceve un “rimborso spese” determinato dal suo superiore in base alla quantità di tempo e di lavoro profuso. L’avvocato inizia con uno stipendio annuo di circa 30.000 euro, ed i redditi aumentano nel corso degli anni fino a superare i 40.000 o 50.000 euro quando sono trascorsi almeno quindici anni di carriera.

I salari di un avvocato possono variare a seconda di alcuni fattori. Il divario salariale nei confronti delle avvocatesse o degli avvocati che si esercitano al centro o al Sud è generalmente più alto dei 50.000 euro menzionati in precedenza. Questo accade perché questi professionisti fanno fatica a raggiungere questa somma.